lunedì 19 aprile 2010

Expo 2015, parte l’ultimo sprint

Giovedì l’incontro col Bie prima della presentazione ufficiale. I fondi ci sono, oggi potrebbero essere definite le aree per il sito. Il 30 aprile la registrazione a Parigi, ma per il 26 è già stata organizzata una grande festa allo Strelher

Parte il conto alla rovescia per Expo. La registrazione del dossier di candidatura avverrà il 30 aprile a Parigi, ma il sindaco Letizia Moratti (nella veste di commissario straordinario per il 2015) e l’amministratore delegato della società di gestione Lucio Stanca hanno già fissato una data anticipata che non lascia scampo. E costringe a correre più in fretta per superare gli ultimi ostacoli, evitando il pericolo di arrivare col fiato corto (o addirittura fuori tempo massimo) al Bureau des Expositions per la cerimonia ufficiale. Già per giovedì pomeriggio - tra quattro giorni - è programmata infatti la conference call con il presidente del Bie Vicente Loscertales, per «consegnare» virtualmente il dossier. E confermare che i fondi ci saranno dal primo all’ultimo. Su questo aspetto il sindaco ha ricevuto rassicurazioni sabato direttamente dal premier Silvio Berlusconi, che metterà entro giovedì (o forse già oggi) la firma sulla lettera che accompagnerà il dossier e con cui il governo si impegna a coprire le spese per la realizzazione e gestione dell’evento (sia per la propria parte, sia eventualmente per i soci o i privati che dovessero risultare insolventi). Potrebbe sciogliersi oggi invece il nodo sulle aree dove verranno costruiti i padiglioni, e che rappresenta l’elemento più ostile alla chiusura del quadro. Questa mattina al Pirellone il governatore Roberto Formigoni ha fissato il Tavolo Lombardia per esaminare i contenuti del dossier e verificare lo stato di avanzamento delle infrastrutture che sono collegate all’evento. Al vertice parteciperanno il sindaco e Stanca (che si sono sentiti anche ieri, riferisce la Moratti, per «raccordarsi a grandi linee sulla presentazione delle parti che ci competono) ma anche esponenti del governo, il presidente della Provincia Guido Podestà, rappresentanti della Camera di Commercio, Unioncamere, Anci, Upl e dei Comuni di Rho e Pero. Ma sarà più cruciale l’incontro poche ore dopo tra l’ad Stanca e i vertici della Fiera dopo la fumata nera della scorsa settimana sulla vendita delle aree. Stanca non ha mai nascosto di essere favorevole all’acquisto (il costo si aggirerebbe intorno ai 200-250 milioni di euro) piuttosto che al comodato d’uso, ma la trattativa con i proprietari (il gruppo Cabassi e Fondazione Fiera) non si è ancora conclusa. Oggi forse il passo avanti in vista dell’incontro con i soci fissato domani nella sede della società Expo a Palazzo Reale per esaminare le soluzioni per il sito. Già sabato il presidente della Fondazione Fiera Gianpiero Cantoni ha incontrato al pranzo col premier Berlusconi, al Salone del mobile a Rho, sia il sindaco che Podestà. E si fa più concreto il «piano b», quello che vedrebbe la statalissima Cassa depositi e prestiti - invece che il sistema bancario - erogare i mutui necessari a rilevare le aree (oggi non edificabili, ma nel 2015 potrebbero valore qualcosa come un miliardo di euro) e non è escluso a quel punto che Cdp rilevi il 10-15% della quota di Expo Spa in mano al Tesoro. Una soluzione sponsorizzata dalla Provincia e che troverebbe d’accordo anche la Lega, che mette paletti all’operazione immobiliare e spinge per la nomina di un direttore generale al fianco di Stanca.
Giornale.it
Vi terremo aggiornati sulle novità Expo nei prossimi giorni!

Nessun commento:

Posta un commento